Sono diverse le occasioni in cui bisogna utilizzare la propria motosega per sistemare giardini o campagne più o meno grandi, ma sono altrettanto lunghi i periodi di tempo dove questo attrezzo non viene utilizzato, correndo il rischio che si ingolfi o che non riparta al bisogno.
La soluzione generalmente più ovvia è quella di portare la motosega dal meccanico e lasciar risolvere a lui, personalmente, il problema; ma in pochi sanno che, effettivamente, si potrebbe agire in modo diverso e fare delle verifiche fondamentali prima di cedere la spugna.
In un mondo ideale una motosega dovrebbe essere ciclicamente controllata e pulita in ogni sua componente, specialmente tra un utilizzo e l’altro, oltre che nei periodi di riposo, ma sono davvero pochi gli utilizzatori che seguono questi consigli a menadito, a volte per mancanza di tempo, a volte per semplice svogliatezza.
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Cosa controllare quando la motosega non parte? Guida all’accensione
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Primi tentativi
Ci sono, però, dei tentativi da fare che possono essere affrontati anche da coloro che, effettivamente, risultano essere meno esperti: se la motosega non si accende, sarà colpa del carburante?
Un quantitativo non sufficiente di carburante, infatti, non permetterebbe alla motosega di affrontare l’accensione con la giusta energia, tanto meno di effettuare un lavoro completo. In questo caso specifico occorrerà un pieno di carburante perché torni a funzionare.
Un’altra possibilità riguarda il bottone di accensione: dev’essere posizionato sul simbolo dell’on e deve avere tutti i fili di collegamento intatti. Anche in questo caso sarebbe opportuno verificare che questo punto sia completo e senza troppi segni di usura.
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Motoseghe con avviamento a strappo
Nella maggior parte delle motoseghe a scoppio, l’avviamento è determinato dal tiraggio di una corda che riesce a dare un primo movimento all’albero motore, producendo la scintilla che genera il vero funzionamento, ma può capitare che si avverta una qualche fatica nel movimento del tiraggio e che, quindi, la partenza della motosega non sia rapida ed effettiva come previsto.
In questo caso, bisognerebbe smontare la cassetta laterale e comprendere quale effettivamente sia il problema: potrebbe esserci qualcosa che impedisce il tiraggio o il ritiro della corda, oppure il filo in questione potrebbe essere troppo duro o troppo morbido. In tutti questi casi bisognerebbe sostituire o rimettere alla giusta tensione il filo stesso.
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La leva dell’aria
La leva dell’aria, che può essere regolata da una levetta o da un sistema più meccanizzato, è quella componente che consente all’aria di raggiungere la carburazione, che occorre appunto per accendere la motosega.
Se il motore è stato spento per un periodo di tempo prolungato, potrebbe risultare opportuno ridurre l’apporto di aria e quindi spostare sulla chiusura la levetta dell’aria: in questo caso specifico si può aiutare l’accensione del motore utilizzando un carburante notoriamente più grasso, così da compensare la mancanza di aria e concentrare l’energia disponibile.
In alcune motoseghe la leva dell’aria è direttamente collegata al gas e chiudendola, si garantisce in automatico un quantitativo maggiore di accelerante: il motore, in questo modo, subirà un avviamento forzato ma certamente accelerato, cui bisogna fare attenzione.
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La pompetta del carburante
Questa componente è automatizzata nei modelli di motoseghe più frequenti, ma ciò non significa che sia meno regolabile: esiste una levetta che immette carburante nel carburatore nelle quantità previste normalmente e, se la motosega non è stata usata di recente, il vano pronto ad accogliere il carburante risulterà del tutto vuoto, compromettendo la partenza dell’attrezzo.
Se si ha questo sospetto bisognerà assicurarsi di pompare almeno una decina di volte, così da spostare una quantità maggiore di carburante per una buona ripartenza.
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Candela sporca
Anche se possiedi la miglior motosega a scoppio, altra causa della mancata partenza della motosega riguarda il livello di sporcizia accumulato sulla candela: questo episodio accade nel momento in cui si utilizzano miscele di benzina ed olio, che rilasceranno una parte della loro sostanza grassa direttamente sulla candela e che, a lungo andare, risulterà inutilizzabile.
Per arrivare alla candela occorrerà smontare l’intera scocca del motore, fino ad arrivare alla candela, dopo di che si potrà utilizzare una semplice spazzola metallica per ottimizzarne la pulizia e provare a far partire nuovamente l’attrezzo.
Se la candela, invece, risulta bagnata al tatto, bisognerà innanzitutto asciugarla e poi cercare si pulirà per quanto possibile.
La candela risulterà funzionante solo se, tirando la corda durante la fase di accensione, saranno visibili a ridosso della candela una serie di scintille.
È consigliabile sempre lavorare sulla candela mantenendola dal tappino in gomma posto in alto, poiché nel caso in cui qualche circuito elettrico sia ancora attivo, si potrebbero subire delle brutte scosse elettriche, nel caso in cui si decidesse di toccare le parti metalliche.
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Filtro dell’aria
La motosega ha una conformazione tale che, il vano dove è posto il motore, sia anche quello che raccoglie il quantitativo più grande di rifiuti esterni che passano attraverso le fessure poste sulla parte frontale ed influenzano il funzionamento dell’intero attrezzo.
È importante occuparsi sia durante la manutenzione ordinaria, sia durante quella straordinaria, della pulizia del filtro dell’aria: questa componente si occupa, infatti, di evitare che i residui esterni possano depositarsi negli anfratti del motore, compromettendone la stabilità e la performance.
Per pulire il filtro dell’aria si può usare un tubicino collegato ad un compressore oppure, nei casi di minor sporcizia, un pennello.
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Filtro del carburante
Anche per il carburante è sempre presente un filtro che raccoglie i residui più sporchi della miscela, intrappolandoli per evitare che entrino direttamente a contatto con il motore, fermandolo. Il filtro del carburante, così come quello dell’aria descritto in precedenza, va controllato e pulito: per farlo si può utilizzare un semplice filo di ferro, così da allontanare le incrostazioni di sporco che si creano col tempo.
In conclusione:
L’ingolfamento della motosega ha una serie di cause plausibili che sono state sopra descritte, ma nel caso in cui siano stati fatti tutti i tentativi elencati e non si siano ottenuti dei validi risultati, allora occorre avvalersi dell’aiuto di un meccanico professionista che possa risolvere il problema.
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